Per licenziare un RSU non serve il nulla osta
Nell’ambito di un procedimento ex art. 28 Stat. Lav., con decreto del 12.04.2023 il Tribunale di Torre Annunziata ha escluso il carattere antisindacale del licenziamento intimato ad un componente della RSU senza il nulla osta dell’organizzazione
Pubblico impiego: sul licenziamento del lavoratore condannato con sentenza penale non definitiva.
Con Sentenza n. 41892 del 29 dicembre 2021, la Corte di Cassazione ha statuito la legittimità del licenziamento irrogato ad una dipendente condannata per fatti penalmente rilevanti con sentenza non definitiva. IL FATTO - La Corte
Sul licenziamento del dipendente condannato in sede penale
Con Ordinanza n. 28368 del 15 ottobre 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che costituisce giusta causa di licenziamento la condanna, anche non definitiva, del dipendente che abbia commesso condotte extralavorative penalmente rilevanti. IL FATTO
Il termine apposto al contratto di lavoro non deve essere rigidamente prefissato
Con la Sentenza n. 3817 del 15 febbraio 2021, la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha ribadito la possibilità di apporre al contratto di lavoro un termine non rigidamente prefissato ma ancorato al venir meno
Lo stato di malattia del dipendente non preclude la possibilità di svolgere attività con esso compatibili
Con Sentenza n.9647 del 13 aprile 2021, la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento intimato al dipendente che svolge attività ricreative durante l’assenza per malattia causata da un disturbo depressivo, dal
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e obbligo di repêchage
Con la Sentenza n. 7218 del 15 marzo 2021, la Suprema Corte di Cassazione ha nuovamente affrontato il tema relativo alla ripartizione dell’onere nella prova nel caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo in caso di soppressione del
Licenziamento orale: l’onere della prova ricade sul lavoratore
Con Sentenza n.149 dell’8 gennaio 2021, la Suprema Corte di Cassazione ribadisce il principio secondo il quale la prova circa la sussistenza del licenziamento orale spetta al lavoratore. La relativa dimostrazione non può tuttavia consistere nella
Vaccinazione anti-Covid 19 e lavoratori dipendenti
Ora che è cominciata la campagna vaccinale si discute sulla possibilità per il datore di lavoro di obbligare il dipendente a vaccinarsi e sulle eventuali conseguenze di un rifiuto. Proprio il 17 febbraio il Garante per
Impugnazione del licenziamento a mezzo PEC: invalida se non è firmata digitalmente dal lavoratore
Con Ordinanza del 29 gennaio 2020, il Tribunale di Monza, Sez. Lavoro, ha affermato che la scansione dell’impugnativa del licenziamento inviata via PEC da un Avvocato, per poter essere ritenuta valida ed efficace deve essere sottoscritta
ll lavoratore reintegrato in una mansione inferiore a quella antecedente al licenziamento deve essere risarcito
Con Ordinanza n. 6750 del 10 marzo 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che il lavoratore che venga reintegrato in una mansione inferiore rispetto a quella ricoperta prima del licenziamento dichiarato
Legittimo il licenziamento del lavoratore che importuna le colleghe nella chat aziendale
Con Sentenza n. 439 del 4 marzo 2020, la Corte d’Appello di Milano ha ritenuto la legittimità del licenziamento irrogato al dipendente che aveva importunato ripetutamente le colleghe tramite la chat aziendale interna, risultando tale
Il lavoratore licenziato in mancanza di previa contestazione dell’illecito ha diritto alla reintegrazione
Con Sentenza n. 4879 del 24 febbraio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che se le condotte poste alla base del licenziamento disciplinare non siano state precedentemente contestate seguendo l’iter previsto dall’art.