Sull’efficacia soggettiva del contratto collettivo di diritto comune
La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 10 giugno 2021, n. 16376, ha ribadito che l’articolo 2070, comma 1, del codice civile (in virtù del quale l'appartenenza alla categoria professionale ai fini dell'applicazione del contratto collettivo
L’aliunde perceptum non è sempre detraibile
Con l'Ordinanza n. 17051del 16 giugno 2021 la Corte di Cassazione ha ribadito che ai fini della determinazione del quantum dovuto al lavoratore in caso di licenziamento illegittimo il reddito percepito in epoca successiva al licenziamento
Pubblico impiego: le dimissioni sono efficaci anche se non accettate dall’amministrazione
Con la Sentenza n. 14993 del 28 maggio 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che, in assenza di un intervento legislativo di armonizzazione del lavoro privato con il lavoro nelle p.a., le modifiche intervenute
Dirigenti: sul diritto all’indennità sostitutiva delle ferie non godute
Con la Sentenza n. 15952 dell’8 giugno 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito il principio secondo cui «il dirigente che, pur avendo il potere di attribuirsi il periodo di ferie senza alcuna ingerenza da parte
Il ruolo di responsabile prevenzione della corruzione (RPCT) è compatibile con quello di componente dell’ufficio procedimenti disciplinari (UPD)
Con la Sentenza n.15239 dell’1 giugno 2021 la Corte di Cassazione ha chiarito che non sussiste incompatibilità tra il ruolo di responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) e quello di componente dell’ufficio per
Pubblico impiego: la mancata notifica della riattivazione del procedimento disciplinare non produce effetti decadenziali
Con la Sentenza n.15464 del 6 giugno 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che ai fini del rispetto del termine per la riattivazione del procedimento disciplinare fa fede la data in cui viene assunto
Pubblico impiego, contratto a termine: in caso di abuso è dovuto il risarcimento del danno anche se il lavoratore viene assunto in ruolo
Con Sentenza n.14815 del 27 maggio 2021, la Suprema Corte di Cassazione ha enunciato in tema di immissione in ruolo a seguito di abusiva reiterazione dei contratti a termine nel pubblico impiego privatizzato il seguente
Pubblico impiego: la differenza di retribuzione fra dipendenti non viola il principio di parità di trattamento
Con la Sentenza n. 10858 dell'8 giugno 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. lavoro, ha affermato che la differenza di trattamento retributivo fra dipendenti non implica necessariamente la violazione del principio di parità di trattamento. IL
Pubblico impiego: sul rapporto fra giudizio penale e procedimento disciplinare
Con la Sentenza 11762 del 5 maggio 2021, la Corte di Cassazione, Sezione lavoro, ha affermato che l’assenza di comunicazione al dipendente della sospensione del procedimento disciplinare in attesa dell’esito del giudizio penale non inficia la validità dell’azione disciplinare
Sul rapporto tra licenziamento individuale per g.m.o. e licenziamento collettivo
Con Sentenza n. 10869 del 23 aprile 2021, la Suprema Corte di Cassazione, richiamando gli approdi giurisprudenziali in tema di rapporti tra licenziamento individuale e licenziamento collettivo, ha ribadito che il licenziamento per giustificato motivo oggettivo fondato
Affissione del codice disciplinare e “minimo etico”
Con la Sentenza n.11120 del 27 aprile 2021 la Corte di Cassazione ha ribadito che in tutti i casi nei quali il comportamento sanzionato dal datore di lavoro sia immediatamente percepibile come illecito dal dipendente perché contrario al
Pubblico impiego: l’indennità da illecita reiterazione del contratto a termine è esente da tassazione
Con Sentenza n.3429 del 28 aprile 2021, il Consiglio di Stato ha dichiarato che l’indennità riconosciuta al lavoratore pubblico in caso di illecita reiterazione di contratti di lavoro a termine, in quanto configurabile come perdita