Sedi

00195 Roma – Via Buccari, 3

Contatti

Salute del lavoratore e ambiente di lavoro stressogeno

  /  Giurisprudenza   /  Salute del lavoratore e ambiente di lavoro stressogeno
ambiente- stressogeno-salute-lavoratore

Salute del lavoratore e ambiente di lavoro stressogeno

Con l’ordinanza n. 3791/2024, la Corte di Cassazione si è soffermata sulla responsabilità del datore di lavoro nell’ipotesi in cui, anche qualora non si configuri il mobbing, venga accertato un nesso causale tra la provata compromissione della salute del lavoratore e l’ambiente di lavoro stressogeno. 
Ebbene, l’indirizzo dei Giudici di legittimità poggia sul necessario accertamento, da parte degli aditi Tribunali di merito, dell’eventuale responsabilità datoriale distendente dall’aver omesso di adottare le misure necessarie a tutela dell’integrità fisica e della personalità morale del lavoratore. 
Invero, si tratta di una conferma di un orientamento già da tempo radicatosi tant’è che vengono richiamate due pronunce precedenti  (Cass. n. 3692/2023 e Cass. n. 3291/2016), soffermandosi sull’illegittimità della condotta datoriale, dolosa o colposa, idonea a determinare, ovvero a mantenere un ambiente di lavoro stressogeno e, dunque, capace di compromettere la salute dei lavoratori. 
Ed infatti, a mente dell’art. 2087 cod.civ. l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, siano necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.
Insomma, al fine di assicurare la tutela di beni giuridici di rilevanza costituzionale quali la salute e la sicurezza, sul datore di lavoro grava l’obbligo di prevenire ed evitare i rischi connessi alla tipologia dell’ambiente lavorativo e quelli derivanti da fattori esterni da cui deriva, in caso di inadempimento, l’obbligo di risarcire i danni causati in capo al lavoratore.  
Per leggere l’ordinanza integrale, clicca qui: Corte di Cassazione, Sez. Lav., ordinanza n. 3791-2024.
css.php